Recensione

Recensione Yakuza Kiwami 2

Yakuza Zero, Yakuza Kiwami, Yakuza 6: The Song of life, ed adesso Yakuza Kiwami 2. Con Fist of the North Star: Lost Paradise in arrivo, SEGA e Koch Media (Publisher Europeo del titolo) hanno deliziato i fan di questa magnifica saga con ben 5 giochi di altissima qualità nell’arco di 2 anni. E il conto sembra ancora non essere chiuso con le 3 Remaster di Yakuza 3, Yakuza 4 e Yakuza 5 in arrivo su PS4 nel corso del 2019, ed un potenziale nuovo episodio del franchising che verrà annunciato durante il Tokyo Game Show.

Grazie a Koch Media, abbiamo avuto modo di provare il titolo con mano nella sua versione digitale Il titolo di SEGA occuperà 38,36 GB di spazio sull’hard disk. Con Yakuza Kiwami 2, abbiamo nuovamente la possibilità di vestire i panni del drago di Dojima, Kiryu Kazama, ripercorrendo gli eventi già narrati in Yakuza 2, rilasciato originariamente su Playstation 2 nel 2008. Così come avvenuto per Yakuza Kiwami, il titolo ha ricevuto un massiccio lifting, riproponendo la storia del titolo originale sotto la veste questa volta del nuovo motore grafico di casa SEGA, il Dragon Engine sviluppato dal Ryu Ga Gotoku Studio.

Il punto più alto della saga di Yakuza.

Quest’ultimo titolo si presenta addirittura ulteriormente migliorato in termini grafici rispetto all’ultimo episodio della saga, Yakuza 6, con delle notevoli ottimizzazioni dal punto di vista grafico (cali di frame quasi assenti su PS4 Pro, con la console adesso più silenziosa rispetto al passato) e delle migliorie nel sistema di combattimento. Migliorie che sorprendono ancora di più quando si tiene conto che abbiamo a che fare con un remake.

Durante la nostra prova, abbiamo potuto costatare come il gameplay ci desse quel feeling da “greatest hits”, come se raccogliesse il meglio da tutti gli episodi precedenti; con un parco di “Heat moves”, i classici colpi finali dallo stile Hollywoodiano, incredibilmente rinnovato ed ampliato e la classica ambientazione in quel di Kamurocho e Sotenbori, ci siamo subito sentiti a casa. Una delle “nuove” feature più interessanti, mancante proprio nel sesto episodio, è la possibilità di tenere nel proprio inventario le armi raccolte durante i combattimenti, che potranno essere revisionate dal “Dottore delle armi”, Kamiyama – una feature che aggiunge ulteriore spessore ad un gameplay già veramente ricco e dalla proposta varia.

Minigiochi?

Sono tornate le macchinette UFO Catcher, per collezionare i vostri peluche preferiti. È tornato il gestionale del Cabaret Club, di Yakuza 0. È tornato il golf. È tornato il clan creator, questa volta con protagonista il cane pazzo di Shimano, il mitico Goro Majima, che ritorna ad essere giocabile dopo la sua prima avventura in Yakuza 0. Tornano le sale giochi SEGA che presentano per la prima volta il cabinato di Virtua Fighter 2, totalmente giocabile, e Virtual-On. Una ulteriore novita’ la troviamo nel mini gioco “Toylets”, dove potremo sfruttare la vescica digitale di Kiryu in un mini-gioco totalmente fuori di testa, ambientato nelle migliori toilets di Kamurocho.

Yakuza Kiwami 2 conferma nuovamente una delle caratteristiche migliori del brand, in grado di bilanciare perfettamente una storia intensa, seria, piena di Drama e colpi di scena, in contrapposizione a delle sub-stories completamente folli ed al limite dell’immaginario umano.

Come ci siamo spesso sbilanciati, la storia di Yakuza 2 ha un posto speciale nel nostro cuore, e viene spesso considerata dai fan una delle storie migliori all’interno della serie, anche grazie alla presenza di un cattivo di grandissimo spessore; ma tranquilli, non troverete nessuno spoiler in questa recensione. Come per Yakuza Kiwami, a livello narrativo il gioco è rimasto quasi lo stesso e sono veramente poche le differenze rispetto alla versione originale. Una su tutte è l’aggiunta di una sezione giocabile con Goro Majima, come vi avevamo anticipato precedentemente, che amplia il background del cane pazzo di Shimano.

Il momento perfetto per godersi la saga di Yakuza

È probabile che Kiwami 2 sarà la prima versione di Yakuza 2 a cui molti dei giocatori metteranno mano; la fan base di Yakuza è cresciuta in modo veramente significativo se la compariamo con quella del 2008, e Kiwami 2 è adesso in una posizione migliore per attrarre ulteriormente del pubblico – se non altro per il semplice motivo che è stato rilasciato su una piattaforma più attiva. Yakuza 2 è stato rilasciato su PlayStation 2 nel 2008, due anni dopo l’uscita di PlayStation 3. Questa volta abbiamo anche dovuto attendere meno tempo per il rilascio del gioco tra la versione giapponese e quella occidentali. Su Playstation 2, abbiamo aspettato due anni per la versione localizzata di Yakuza 2; Kiwami 2 arriva in occidente otto mesi dopo la sua uscita in terra Nipponica. Un risultato eclatante, sintomo della rinnovata forza del brand e veramente rassicurante per una comunità che ha dovuto aspettare tre anni per l’eventuale pubblicazione digitale di Yakuza 5 nel 2015.

Voto 9/10

L’uscita di Yakuza 0, in quanto prequel alla saga, ha aperto la porta a tantissimi nuovi utenti, intrigati da quello che finalmente non viene più additato come un clone di GTA in salsa nipponica, ma un folle Action GDR, pieno di riferimenti alla cultura Giapponese – un must per chi è appassionato di Anime e Manga. Se uniamo tutto questo alla base installata di PS4, ed al prezzo budget di Yakuza Kiwami, la formula magica è presto trovata: SEGA è riuscita nell’intento di agguantare quegli utenti spaventati dalla numerazione del titolo (ricordiamo che l’ultimo episodio uscito è il 6). Se non vi siete mai avvicinati a questa saga, adesso è il momento di non titubare: trovate Yakuza Zero a 12,99 Euro e Yakuza Kiwami a 9,99 Euro sul PlayStation Store. Il tutto culmina con questo maestoso Yakuza Kiwami 2, dalla quale difficilmente riuscirete a staccarvi – ore e ore di divertimento, un gameplay rodato da anni ed anni di rifiniture, una grafica ancor piu’ realistica ed una storia maestosa. Quale miglior modo per incominciare la leggenda del drago di Dojima?

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